giovedì 24 marzo 2011

PIANO TRIENNALE DIRITTO ALLO STUDIO 2011/2013

Ieri, 21 marzo 2011 il Coordinamento dei Presidenti Scuole Provincia di Genova è stato convocato dall’Assessore Rossetti, per discutere la bozza del nuovo “Piano triennale del diritto allo studio 2011/2013”.
Ringraziamo l’Assessore per l’opportunità fornita ai rappresentanti dei genitori eletti negli Organi Collegiali di essere coinvolti attivamente in questo processo.
La convocazione costituisce un’occasione per manifestare alcune considerazioni e semplici proposte, dal punto di vista dei fruitori del servizio.
Rimane compito primario della politica trovare formule e modalità eque e praticabili per garantire ai cittadini, durante tutto l’arco della vita, il fondamentale diritto allo studio e alla formazione.


Il Coordinamento si propone quindi di dare un contributo d’idee con segno positivo a fronte delle minori risorse economiche a disposizione della scuola.
Fatte salve le prerogative istituzionali della Regione e chiarito il carattere accessorio e non vincolante dei pareri espressi dal Coordinamento si chiede di:
1) Garantire a tutti l’accesso all’istruzione confermando gli interventi ed i contributi resi necessari dalla particolare conformazione geografica della nostra regione a tutela dei comuni minori nonché delle zone marginali di quelli maggiori.
2) Assumere come priorità e rendere effettiva l’integrazione nella scuola. Tale obiettivo comprende sia il supporto in caso di disabilità che le misure richieste dalla crescente presenza di studenti stranieri. A tale proposito si ritiene che il ruolo della scuola sia fondamentale ed insostituibile a livello sociale: integrare ed istruire significa formare i cittadini di domani ed è soprattutto a scuola che gli stranieri diventano italiani. Valorizzare il ruolo della scuola equivale a prevenire il disagio e la degenerazione della società in cui tutti viviamo. Questo fatto deve essere tenuto presente nel considerare il rapporto costi-benefici per quanto riguarda l’istruzione.


Proprio per l’importanza che, a parere del Coordinamento, hanno i due punti precedenti si chiede alla Regione Liguria di destinare maggiori risorse economiche ai relativi servizi. Tenuto conto delle minori disponibilità economiche attuali in confronto al passato si propone di:
• Rivedere i criteri dell’ assegnazione di contributi diretti e delle facilitazioni a sostegno dello studio in considerazione del livello patologico dell’elusione ed evasione fiscale.
• Limitare conseguentemente tali interventi ai soli casi in cui sussistono necessità reali escludendo quelle fittizie.
• Valutare l’effettiva efficacia delle azioni finanziate, con il fine di incrementare quelle migliori e ripensare quelle poco incisive.
• Prendere in considerazione le “proposte a costo zero” consegnate dal Coordinamento e, se ritenute condivisibili, emettere una Nota Congiunta con l’USR che ne solleciti l’applicazione da parte delle Istituzioni interessate.

Dall’efficacia di misure di contenimento della spesa deriva la possibilità di assegnare risorse adeguate agli obiettivi considerati prioritari.

In conclusione il Coordinamento auspica che sia valorizzato il ruolo educativo e sociale della scuola ed al suo interno affermata la centralità dello studente.

Il Coordinamento Presidenti Scuole provincia di Genova ringrazia l’Ass. Rossetti per l’occasione offerta ed auspica nuove costruttive occasioni di confronto nel prossimo futuro.





Trovate di seguito le "proposte a costo zero".
Riteniamo che il Diritto alla Studio possa essere incrementato anche con semplici iniziative “a costo zero” che abbiamo sottoposto all'attenzione dell'Assessore Rossetti. Ci scusiamo per la modalità e la terminologia sicuramente non “tecniche”, ma abbiamo voluto interpretare il ruolo che ci ha dato convocandoci, in maniera propositiva e “pratica”

• Rinegoziare situazioni “storicamente strutturate” che generano sprechi non più tollerabili ( un esempio: il trasporto dei disabili che usufruiscono del servizio taxi che avviene con tariffe a tassametro!).
• Favorire buone prassi: ad esempio incentivando la comunicazione scuola/famiglia non solo in italiano ma anche in spagnolo ed inglese o altra lingua, a seconda dell’utenza. Un maggiore coinvolgimento delle famiglie “straniere” avrebbe una ricaduta positiva sull’integrazione non solo di chi frequenta la scuola. (*)
• Incentivare una maggiore apertura delle scuole all’utenza e al territorio con iniziative sia culturali che “ludiche”, ad esempio favorendo e raccomandando l'organizzazione di corsi di italiano rivolti ai genitori degli studenti stranieri ( in particolare alle mamme ) usufruendo dell’aiuto delle associazioni di volontariato presenti sul territorio. Da esperienza diretta si è potuto appurare che principalmente le mamme non hanno la possibilità di studiare la lingua italiana e non sono quindi in grado di seguire efficacemente i propri figli nell'andamento scolastico, ne di socializzare con gli altri genitori. (*)
• Raccordare i servizi del territorio con le esigenze degli allievi. Un esempio: richiedere ad ATP che “sintonizzi” i suoi orari con quelli di uscita dalle scuole ( disastrosa situazione degli studenti di Busalla/Casella ecc. che uscendo alle due arrivano a casa alle cinque e mezza) in modo che non siano costretti a chiedere permessi di uscita anticipata, perdendo sistematicamente ore di lezione (*)
• Aiuti da soggetti del territorio: avere il coraggio di affrontare l’argomento sponsor, in maniera condivisa, non considerandolo semplicemente “inevitabile” ma normandolo prima che si instaurino “cattive prassi” od abusi: stabilire “linee guida vincolanti” relativamente alle tipologie di sponsor ammessi e alle modalità di presenza nelle scuole. Ogni ISA dovrà stabilire poi, con delibera del proprio Consiglio di Istituto, se optare per l’ingresso degli sponsor o meno.
• Garantire la libertà di scelta delle famiglie non snaturando con il Piano di Dimensionamento alcune realtà cittadine ritenute sovradimensionate, a dispetto della loro collaudata funzionalità ed efficienza.
• Fornire a Provincia e Comune criteri generali sulle modalità e sulle finalità di uso e destinazione dei finanziamenti loro concessi dalla Regione onde evitare sovrapposizioni o eccessive frammentazioni del servizio.

(*) congiuntamente all’USR

Genova, 21 marzo 2011

Campagna di sensibilizzazione e informazione sul D.S.A. (Dislessia)




DEPLIANT DIFFUSO DAL MIUR


UFFICIO VI




Nell'ambito della campagna di sensibilizzazione e informazione scolastica sul D.S.A. il MIUR, con la circolare 1560 del 23 febbraio 2011, ha diffuso un depliant rivolto agli insegnanti della scuola primaria, con lo scopo di facilitare la diagnosi precoce di questo disturbo nonchè all'applicazione di idonee strategie didattico-formative e riabilitative che, attraverso l'applicazione degli adeguati e personalizzati percorsi di apprendimento scolastico ( Legge 170 del 8/10/2010 ) potranno favorire il successo scolastico e ridurre i disagi relazionali ed emozionali.




Invitiamo a segnalare al nostro indirizzo di posta:


coordinamento.presidenticdi.ge@gmail.com le situazioni in cui l'applicazione delle strategie migliorative, previste per legge, sia disattesa.



trovate la crcolare a questo link:

martedì 1 marzo 2011

Se avete cinque minuti a disposizione.....

Se parliamo di "scuola" credo si debba fare rimanendo comunque sempre ben "collegati" a tutto quello che c'è "fuori" dalla scuola: il mondo che cambia rapidissimamente, il tempo che passa, la prospettiva del lavoro che avranno ( o non avranno ) i nostri figli.....
Questo video, che sicuramente molti di voi avranno già visto, e che è già vecchio, ci aiuta a mantenere questa prospettiva:

http://www.youtube.com/watch?v=B0Akqv8mj8E&feature=fvst

.....e se capite un minimo di inglese, alla fine cliccate per vedere le versioni più recenti
( che però non ho trovato tradotte in italiano)

Tatti

Consulta Provinciale dei Presidenti delle Scuole