domenica 22 aprile 2012

RIFORMA degli OOCC = GENITORI FUORI DA SCUOLA!! Se prima "stavamo nei corridoi", prossimamente saremo fuori dal portone!


E’ da tempo che siamo preoccupati sul futuro della partecipazione delle famiglie al progetto educativo della scuola. 
In occasione di Orientamenti 2010 abbiamo organizzato il Convegno: 

“Quale partecipazione nella scuola della riforma e dell’autonomia?”. 


Oggi si stanno concretizzando le nostre paure. Negli ultimi mesi si è compiuto quello che non esito a definire un golpe sulla riforma OOCC: un vero e proprio attacco alla partecipazione democratica delle varie componenti, genitori in primis,  al governo dell'istituzione scolastica.

Come si è arrivati a questo?
La VII commissione della Camera ha  unificato tutte le proposte giacenti e “dormienti” in commissione da anni in un “articolato”,  in molti punti poco chiaro, che non rispetta il principio generale della separazione dei poteri e limita enormemente  gli spazi di confronto.
In nome di una concezione patologica e strumentale dell’ Autonomia scolastica,  si stabilisce che gli organi collegiali, in particolare il Consiglio di Istituto, non abbiano più ampi poteri decisionali: piuttosto, siano liberi di decidere da soli il proprio funzionamento e la propria composizione. La chiamano Autonomia Statutaria: ogni scuola avrà ( o non avrà? ) organi collegiali che funzionano in modo diverso o addirittura diversi organi di partecipazione; è garantita un’autonomia “formale” che avrà come conseguenza di differenziare ed isolare sempre più le varie Istituzioni Scolastiche, aumentando le già notevoli differenze esistenti, mentre viene di fatto negata un’autonomia esclusivamente sostanziale, cioè sulle decisioni, sui contenuti.

E’ abolito il Consiglio di Classe così come lo conosciamo, quindi non ci saranno più i Rappresentanti di Classe. Al contrario i genitori dovrebbero avere pieno titolo ad essere parti attive e a sedere all'interno del Consiglio di classe, oltre che in Consiglio di Istituto; il rappresentante di classe dovrebbe costituire  un tramite  attivo nel dialogo scuola famiglia; dovrebbe essere l'elemento catalizzatore affinché intorno a ogni classe si crei una 'comunità educante', a garanzia di un percorso scolastico ricco e gratificante per i nostri figli.

Citando l’Avv.to Cinzia Olivieri, (che ha commentato in maniera oggettiva ed esaustiva, oltre che altamente qualificata, la definitiva PdL emendata del 28 marzo scorso; documento scaricabile al link http://www.edscuola.eu/wordpress/?p=9516  ): 
“Appare però più corretto dire che nella proposta è la "rappresentanza" (eletta) a livello di classe che scompare (termine presente nella PDL all'art. 4 in relazione al consiglio dell'autonomia, all'art. 11 per il consiglio delle autonomie e come generica garanzia all'art. 7 ...mentre all'art. 8 si accenna all'unico "rappresentante delle famiglie" all'interno del nucleo di valutazione).

Sorge allora un dubbio: se qualcuno rappresenterà i genitori, sarà dunque “eletto” oppure sarà “nominato” o “designato” e soprattutto…da chi? Magari dal DS?  Appare comunque evidente che, come scrive l’Avv.to Olivieri nel succitato articolo :  “se scompare nella legge la rappresentanza "della classe", scompaiono i "comitati genitori" come li conosciamo oggi. Infatti la proposta di legge non li cita e parla genericamente di garanzia del diritto di "riunione ed associazione" ...svanendo allo stato attuale anche l'assemblea”.

Quindi niente Rappresentanti, niente Comitati Genitori, niente Assemblee…..ci lasciano un “ Presidente del Consiglio dell’Autonomia” sempre più “scollegato” dai suoi “rappresentati” e perciò incapace di portare le reali esigenze dei fruitori, coloro che dovrebbero essere “al centro”: gli studenti.

Merita particolare attenzione e valutazione il percorso che, dopo anni di oblio, porterà ( credo, purtroppo) all’approvazione di questa PdL:

Il 28 marzo 2012 la VII Commissione Cultura della Camera ha approvato a larghissima maggioranza ( a quanto mi risulta un solo voto contrario su 40 componenti la Commissione!!)  il testo unificato delle proposte di legge Aprea, Napoli, Frassinetti, De Torre, De Pasquale, Cota, Carlucci, Capitanio – Santolini a proposito delle 
“Norme per l’autogoverno delle istituzioni scolastiche statali”.

Il 4 aprile 2012 la Camera, ai sensi dell’art. 92 del Regolamento, ha approvato la proposta di trasferimento del testo unificato alla VII Commissione Cultura in sede legislativa.

Il testo unificato sarà quindi discusso e approvato dalla Commissione e non dall’Assemblea. Tale procedura è adottata per progetti di legge riguardanti questioni che non hanno speciale rilevanza di ordine generale oppure per i progetti di legge che rivestono particolare urgenza. Non configurandosi l’”urgenza”, ( le PdL giacciono in Commissione da anni…) appare evidente che l’argomento della governance della scuola, ed indirettamente il “valore” della partecipazione al governo della cosa pubblica, non meritano l’attenzione, il tempo e le energie delle persone che siedono nell’aula della Camera. 


Questo il link per firmare la petizione:
http://www.petizionionline.it/petizione/cambiamo-il-ddl-sulla-riforma-degli-organi-collegiali-ddl-953-aprea/6961