martedì 16 ottobre 2012

SIAMO ANCORA VULNERABILI!

A seguito delle le ultime notizie riguardo alle responsabilità penali, vere o presunte, circa i fatti dell’ultima tragica alluvione dello scorso 4 novembre, trovate di seguito alcune considerazioni e proposte.



"Apprendendo le ultime notizie riguardo alle responsabilità penali, vere o presunte, circa i fatti dell’ultima, tragica, alluvione genovese, auspichiamo che la giustizia faccia rapidamente luce sui fatti e che gli eventuali colpevoli siano puniti nei termini di legge.
Al di là dell’individuazione delle responsabilità e delle colpe, fatto comunque doveroso, occorre guardare al futuro. Siamo ancora vulnerabili!
Dal punto di vista dei necessari interventi di natura strutturale, complice la situazione economico-finanziaria, poco o nulla si è fatto. Ma poco o nulla si è fatto, e ciò è molto più grave, dal punto di vista della pianificazione non strutturale, campo in cui gli interventi sono assai meno costosi e altrettanto utili per il contenimento dei rischi.
Come Presidenti di Consigli di Istituto abbiamo letto spesso “Piani di emergenza” che si identificano con “Piani di evacuazione”, qualsiasi sia l’emergenza in atto: alluvione, incendio o terremoto. Essi dovrebbero invece essere redatti partendo sulla base del piano di emergenza comunale, di cui dovrebbero tenere debito conto e a cui dovrebbero essere strettamente collegati. Nessuna scuola è un'isola; le scuole sono inserite nel tessuto cittadino e da esso "ereditano" punti di forza e vulnerabilità. Occorrerebbe tenere conto del contesto, come peraltro la legge dispone. Purtroppo, nella pratica, il condizionale è d’obbligo.
Altro aspetto fondamentale è la COMUNICAZIONE; come affermava il Dott. Elvezio Galanti lo scorso 10 settembre all’incontro organizzato dal MIUR e USR Liguria e REGIONE LIGURIA dal tema “Comuni, Scuole e Protezione Civile" Se il Piano comunale non è conosciuto, non è un Piano!.  Ci chiediamo quanti cittadini conoscano l’Ordinanza del Sindaco n. 221 dello scorso 26 luglio, “Norme di autoprotezione per i cittadini nelle arre soggette a rischi inondazione…”
Quindi, pensando alle scuole e ricordando che le sei vittime dello scorso 4 novembre erano fuori di casa per “recuperare” figli o fratelli da scuola, riteniamo fondamentale organizzare a priori, e in maniera condivisa con le famiglie, quello che le stesse debbano o non debbano fare in caso di emergenze. Invochiamo per questo la collaborazione delle Istituzioni, perché richieste finalizzate a tale scopo sono state bocciate in vari Consigli di Istituto. Ci risulta che ad oggi solamente il Liceo Colombo si sia dotato di un pacchetto sms per comunicare il da farsi alle famiglie in caso di emergenza.  
Interessante ed opportuna l'istituzione di una figura di coordinamento specifica per gli istituti scolastici, che svolga servizio nella sala operativa comunale durante le emergenze. Una tale figura è prevista, ad esempio, nel piano di emergenza del Comune di Tolentino, un piccolo comune, peraltro all'avanguardia, da cui parrebbe opportuno mutuare questa "best practice".

Il Coordinamento ricorda che, nel febbraio di quest’anno, in un incontro presso la Sala del Munizioniere, nell’ambito della Conferenza cittadina delle ISA, il Comune di Genova si impegnò a fare partire un tavolo tecnico, che coinvolgesse le scuole, l’organizzazione comunale nelle sue varie articolazioni e le famiglie, viste anche come bacino di professionalità e di competenze che si possono rendere disponibili su base volontaria, affiancando le corrispondenti professionalità istituzionali. Scopo di questo tavolo tecnico, una revisione dei piani di emergenza delle scuole del territorio e l’individuazione degli interventi per la messa in sicurezza delle situazioni più problematiche.
Ad oggi, il tavolo non è ancora partito. Il Coordinamento Presidenti Scuole Provincia di Genova  ne auspica quindi l’attivazione in tempi brevi e si mette a disposizione del Comune per l’individuazione delle necessarie competenze e professionalità, in seno alla rappresentanza genitoriale."