Sul Contributo volontario, come su altre problematiche relative al rapporto scuola/famiglia, riteniamo che innanzitutto sia necessaria chiarezza, trasparenza, informazione e anche formazione per i genitori che sono eletti nei Consigli di Istituto e di Circolo, perché la partecipazione agli Organi Collegiali della scuola sia consapevole, costruttiva e qualificata; non si limiti cioè ad una sottoscrizione acritica di qualsiasi proposta, ma nemmeno ad un preconcetto schierarsi “comunque contro”. Bisogna conoscere le “regole” per partecipare al “gioco”. In questo senso il Coordinamento Presidenti Scuole della Provincia di Genova, a nemmeno un anno dalla sua costituzione e con il fondamentale supporto delle Istituzioni, ha lavorato perché il maggior numero possibile di Istituzioni Scolastiche siano coinvolte in un processo di partecipazione consapevole.
Lo scorso 2 febbraio, ad esempio si è svolto presso l’Istituto Firpo Buonarroti un seminario su “Il Programma Annuale” ( che ha anche affrontato l’argomento del Contributo Volontario), rivolto a tutti gli eletti nei CdI della Provincia.
L’USR, nelle persone della Dirigente Ufficio Risorse Finanziarie USR Liguria
Dott.ssa Giuganino , della Dott.ssa Albuge e del Prof. Deraggi ha illustrato ad un folto pubblico di genitori, le caratteristiche del Bilancio della Scuola.
Sono disponibili dispense illustrative ed anche il filmato del Corso per chi non è potuto intervenire di persona. Com’ è disponibile la corposa dispensa realizzata dal Coordinamento e stampata da Agenzia Liguria Lavoro della Regione Liguria, con l’introduzione dell’Assessore Rossetti in occasione del Salone ABCD Orientamenti: una sorta di “istruzioni per l’uso” per genitori.
Posso confermare che ci saranno a breve altre iniziative analoghe sempre con l’indispensabile apporto dell’USR che ringraziamo per essere fattivamente disponibile ed attento nel supportare l’autonomia delle Istituzioni scolastiche anche con la “formazione” dei genitori.
Come genitori non siamo contrari a priori a sostenere anche finanziariamente l’arricchimento dell’offerta formativa che le scuole propongono ai nostri figli nei modi in cui ciascuna Istituzione ritiene più opportuno per l’utenza, riteniamo però che questo debba accadere nell’osservanza della norma che prevede tra l’altro che l’elargizione liberale "finalizzata all'innovazione tecnologica, all'edilizia scolastica e all'ampliamento dell'offerta formativa” sia anche detraibile fiscalmente.
Deve quindi effettivamente trattarsi di un “contributo volontario” e non di una tassa; non può essere utilizzato per pagare il personale docente né per coprire spese che sono a carico dello Stato o dell’Ente locale; la scelta di richiedere un CV deve discendere da una decisione del Consiglio di Circolo o di Istituto che tenga conto anche di quel Patto Educativo che dovrebbe unirci nell’interesse primario del figlio/studente; quindi che, attraverso una procedura trasparente e condivisa :
o informi le famiglie che i contributi sono volontari, non costituiscono un atto dovuto per formalizzare l’iscrizione alla scuola e specifichi come verranno utilizzati (assicurazione/ strumenti di comunicazione scuola famiglia/ materiale d’uso scolastico/ finanziamento di attività extracurricolari ecc.);
o renda noto al momento delle iscrizioni che tale elargizione è scaricabile al 19% apponendo nello spazio della causale la dicitura: “Elargizione liberale ai sensi della legge 40/2007, art.13 comma 3a”;
o informi delle decisioni prese in sede di stesura del Programma Annuale e del conto consuntivo relativamente all’utilizzo dei contributi volontari.
La sede naturale dove queste problematiche dovrebbero sempre essere affrontate in prima battuta è, anche in ossequio alla legge sull’Autonomia, il Consiglio di Istituto o di Circolo, organo politico di “indirizzo” per eccellenza, e che è in grado di valutare la realtà specifica di ogni Istituzione Scolastica. Altra sede nella quale sarebbe opportuno discutere dell’entità e delle finalità del contributo Volontario è il Comitato Genitori, organo assembleare dove tutti i genitori possono partecipare, che troppo spesso non è neppure costituito all’interno dell’istituzione scolastica. E’ infatti evidente come le esigenze di un Istituto Professionale, siano diverse da quelle di una scuola Primaria, così come la realtà di un liceo di 1400 studenti sia diversa da quella di una scuola materna. Conosce la singola realtà chi la vive quotidianamente.
Per il Coordinamento Presidenti Scuole Provincia di Genova
Tatti Vassallo
Genova, 17 febbraio 2011